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Perché Mindfulness is the New Black: Efficacia e Semplicità

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Perche Mindfulness is the New Black: Efficacia e Semplicità

Perche Mindfulness is the new black

Mindfulness is the new black. Se ne parla, se ne legge, se ne scrive, e soprattutto si fa. Tutte le persone che conosco che in qualche modo si sono avvicinate alla mindfulness ne sono entusiasti. Ma perché mindfulness is the new black? Che cos’è? A cosa fa bene? Cerco di rispondere in modo semplice.

Cos’è Mindfulness

Mindfulness è un approccio mente-corpo alla vita e al benessere psicologico che permette di vivere le esperienze in un modo particolare perché presti attenzione alle cose in modo particolare: nella modalità mindful presti attenzione a tutti i dettagli dei tuoi singoli pensieri, emozioni e delle sensazioni corporee. Questo lo fai intenzionalmente, cioè tu dirigi la tua attenzione e tu decidi a cosa vuoi prestare attenzione.

Questa attenzione è pura osservazione. Di solito, quando presti attenzione a qualcosa, la tua osservazione è quasi sempre accompagnata da qualche giudizio, e questo succede in modo automatico. (per esempio, se vedi passare una persona conosciuta dall’altra parte della strada- ti saltano subito in mente dei pensieri come “perché non mi ha guardato?”, o “che bello rivederla”, o altro). Nella modalità mindful osservi l’esperienza dell’incontro e basta- sospendi il giudizio. Allo stesso tempo osservi anche quel tuo pensiero automatico di giudizio, ma poi lo lasci andare. Mi rendo conto che scritto così può sembrare strano, anche non-naturale. Per comprendere ciò che significa veramente e cosa succede se si fa in questo modo la cosa più semplice è farne l’esperienza, magari seguendo un training in mindfulness.

Ho detto con le mie parole ciò che è ampiamente descritto nella letteratura psicologica- scientifica. Gli psicologi che ne studiano gli effetti per il benessere psicologico definiscono Mindfulness come uno stato psicologico in cui si presta la piena attenzione all’esperienza come accade nel momento presente, in modo non-giudicante, di accettazione (Baer et al., 2006). E’ dunque una qualificazione dell’attenzione. Quando fai qualcosa in modo mindful, vuole dire che lo fai pienamente consapevole di tutto quello che sta accadendo proprio in quel momento. Cioè sei pienamente consapevole di tutti gli stimoli (rumori-colori-pensieri-emozioni) fuori e dentro di te, e ci stai prestando attenzione (Brown & Ryan, 2003). Ma perché mindfulness is the new black ? Ci sono almeno 2 motivi.

Primo motivo per cui mindfulness is the new black

Probabilmente il motivo principale è che la ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che ci sono degli effetti positivi notevoli per il benessere psicologico per moltissime persone.

Gli effetti per cui l’evidenza scientifica è ampia sono:

  • riduzione dello stress

    Sia il programma MBSR- mindfulness basd stress reduction, sia moltissimi altri programmi basati sulla mindfulness che sono stati sviluppati negli anni risultano essere efficaci per la gestione dello stress. Cioè, essere mindful- usare la capacità di prestare attenzione al momento in modo non giudicante, permette di affrontare meglio gli eventi stressanti che capitano tipicamente durante l’arco della giornata (il collega che ti risponde male, non trovi le chiavi della macchina, crisi isterica del figlio che non vuole andare a scuola,…) (Donald, Atkins, Parker, Christie, & Ryan, 2016) e permette di regolare meglio le emozioni che fanno stare male come la rabbia, frustrazione, paura. L’effetto di questo è che migliora il tono dell’umore (Remmers, Topolinski, & Koole, 2016). Bello, o no? In questo senso mindfulness è un ottimo strumento per migliorare la propria work-life balance!

  • proprio per chi è maggiormente esposte allo stress. Mindfulness riduce lo stress percepito e migliora la gestione dello stress non solo in chi si sente stressato ma anche in “gruppi di persone che tipicamente sono esposti a stress”, come i genitori (Gouveia, Carona, Canavarro, & Moreira, 2016), che possono seguire un training apposita, o chi lavora nel settore sanitario (Burton, Burgess, Dean, Koutsopoulou, & Hugh-Jones, 2017).
  • Migliora il livello di salute generale, sia fisico che mentale

    (Tomlinson, Yousaf, Vittersø & Jones, 2017), perché anche se un trainng di mindfulness non ha esplicitamente quel obiettivo, spesso si cambia il proprio comportamento, cambiando delle vecchie abitudini. Alcune persone si mettono a fare un’attività fisica, altre evitano o riducono di fumare o di consumare l’alcool, altri tendono a farsi più regolarmente uno checkup della propria salute (Jacobs, Wollny, Sim, & Horsch, 2016), altri perdono peso e adottano degli atteggiamenti più sani nei confronti del cibo, magari seguendo un training in mindful eating (Rogers, Ferrari, Mosely, Lang, & Brennan, 2017)

Ci sono altri importanti benefici per situazioni specifiche, che per fortuna non riguardano la vita di tutti i giorni di tutte le persone come una maggiore capacità di affrontare una malattia, un recupero facilitato da una malattia, o una riduzione di sintomi depressivi per chi segue il protocollo specifico MBCT.

Secondo motivo per cui mindfulness is the new blackCi si può allenare!

In realtà mindfulness è una competenza naturale, innata, che abbiamo tutti chi più, chi meno. Ma, nel tempo, con le nostre vite stressanti, abbiamo piuttosto disimparato a usare questa competenza. Per fortuna il nostro cervello è plastico, cioè ha la capacità di cambiare a livello del funzionamento neurologico. La plasticità del cervello è alla base di ogni tipo di apprendimento: quando fai delle attività mentali come osservare, pensare, prestare attenzione, memorizzare ecc. cambiano le connessioni neuronali. Più ci si allena in una determinata attività, più efficaci saranno queste nuove connessioni. Quindi, semplicemente allenandoti nelle pratiche mindfulness, ri-acquisisci e raffini la tua capacità di vivere in modo mindful. Questo lo puoi fare sia individualmente o seguendo un training di mindfulness, che magari è più semplice.

Un training in mindfulness consiste generalmente in 8 incontri settimanali e prevede un’ulteriore allenamento a casa, tra due incontri. Le attività sono molto semplici. Come vedi, in poco tempo, dal fare le cose in modo mindless, puoi farle in modo mindful, e puoi diventare mindful. Semplice, o no?

E tu, vuoi sapere altro sulla mindfulness? Se si, me lo scrivi nei commenti? Grazie!

E io, ti auguro che anche tu cominci presto ad allenare la tua mindfulness. Se vuoi fare un training con me, mi puoi contattare! Se invece vuoi leggere qualcosa sull’argomento ti consiglio Dovunque tu vada ci sei già- di Jon Kabat-Zinn.

 

Bibliografia

Baer, R. A., Smith, G. T., Hopkins, J., Krietemeyer, J., Toney, L. (2006). Using self-report assessment methods to explore facets of mindfulness. Assessment, 13, 27- 45.

Donald, J. N., Atkins, P. W. B., Parker, P. D., Christie, A. M., & Ryan, R. M. (2016). Daily stress and the benefits of mindfulness: Examining the daily and longitudinal relations between present-moment awareness and stress responses. Journal of Research in Personality, 65, 30-37.

Gouveia, M. J., Carona, C., Canavarro, M. C., & Moreira, H. (2016). Self-compassion and dispositional mindfulness are associated with parenting styles and parenting stress: The mediating role of mindful parenting. Mindfulness, 7(3), 700-712.

Jacobs, I., Wollny, A., Sim, C.‐W. & Horsch, A. (2016). Mindfulness facets, trait emotional intelligence, emotional distress, and multiple health behaviors: A serial two‐mediator model. Scandinavian Journal of Psychology, 57, 207–214.

Rogers JM, Ferrari M., Mosely K., Lang CP., Brennan L. (2017). Mindfulness-based interventions for adults who are overweight or obese: a meta-analysis of physical and psychological health outcomes. Obesity Review, 18(1):51-67.

Tomlinson, E. R., Yousaf, O., Vittersø, A. D., & Jones, L. (2018). Dispositional mindfulness and psychological health: A systematic review. Mindfulness, 9(1), 23-43.


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11 Comments

  • Vittoria ha detto:

    Bellissimo articolo! Davvero interessante!

  • Chiara ha detto:

    Mi hanno proprio appena detto che avrei molto bisogno di farla.
    A parte la bibliografia dell’articolo, che mi sembra davvero notevole, puoi consigliarmi un testo per principianti che possa darmi le basi per partire?

    • Kristel Campaert ha detto:

      Ciao Chiara! potresti leggere “mindfulness per principianti” di Kabat-Zinn, oppure dovunque tu vada, ci sei già, sempre dello stesso autore. Comunque ti consiglio con tutto il cuore di seguire un training, perché è davvero un qualcosa da “esperienziare” piuttosto di “sapere”.

      • Kristel Campaert ha detto:

        ps, ho aggiunto il link al libro nel post- potrebbe essere utile per altri! Grazie per il suggerimento!

  • Greta ha detto:

    Che bella scoperta! Troppo utile… quando iniziano gli allenamenti???

  • Susanna Albini ha detto:

    Non conoscevo questo approccio, proverò a farmelo mio e ad approcciarmi alle situazioni senza pregiudizi!

  • Monica ha detto:

    Ho letto questo post perché sento spesso parlare di mindfulness e mi incuriosisce ma ancora non riesco a capire bene l’approccio che bisogna avere. Proverò a leggere uno dei testi che hai consigliato, qual è il più adatto per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina? Grazie

    • Kristel Campaert ha detto:

      Ciao Monica, mi aiuti a capire cosa intendi “l’approccio che bisogna avere”, magari posso sviluppare qualcosa in un prossimo articolo.
      In ogni caso potresti leggere “ovunque tu vada ci sei già” di Kabat-Zinn. Buon scoperta!

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