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Il potere del vero ascolto. Strategie per ascoltare veramente.

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Il potere del vero ascolto. Strategie per ascoltare veramente.

Mentre stavo scrivendo un altro articolo, mi sono accorta che un pensiero insistente mi distraeva. Per un attimo pensavo di utilizzare una delle mie tecniche per ridurre la distrazione – scrivere questo pensiero sulla mia lista “idee da esplorare”. Quando ho visto che questo pensiero era già altre due volte su quella lista, ho deciso che era meglio esplorarlo subito: il vero ascolto è una soft skill che serve a tutti. L’ascolto è un’attività complicata da fare quando hai l’intenzione di capire veramente quello che l’altro ti sta comunicando. Ciò non significa che devi essere d’accordo con quello che l’altro ti sta comunicando.

Il potere del vero ascolto

Spesso le storie delle persone cambiano proprio quando scoprono il potere del vero ascolto. L’ascolto vero è infatti indispensabile per una relazione di qualità. Che si tratti di una relazione in famiglia, con partner e/o figli o sul lavoro. Quali sono le persone con cui ti trovi meglio e perché? E’ probabile che ti trovi meglio con chi ti fa divertire o con chi ti sappia ascoltare in modo vero. Viceversa, quante volte sei rimasto deluso di una relazione, perché non ti sei sentito veramente ascoltato? O quante volte i tuoi cari ti hanno detto “ma non mi ascolti?”. Sul lavoro, colleghi, clienti, fornitori magari sono meno espliciti, non te lo dicono in faccia, ma spesso il loro comportamento è influenzato dalla qualità del tuo ascolto.

Il vero ascolto è indispensabile se hai una di queste 4 intenzioni:

  • Vuoi comprendere l’altro. Sai che quando comprendi veramente l’altro è più facile stabilire una buona relazione con lui, persuaderlo (cliente, collega o fornitore, ma anche nella vita privata) ed è più facile risolvere un conflitto.
  • Vuoi goderti la compagnia dell’altro.
  • Vuoi imparare qualcosa.
  • Vuoi aiutare l’altro o consolarlo.

Se non ascolti veramente, in modo autentico, è difficile raggiungere questi obiettivi. Come vedi si tratta di intenzioni molto comuni, frequenti sia nella vita privata che sul lavoro.

Come si ascolta in modo autentico?

E’ un attività molto complessa, perché fatta da parole, comportamenti e un mindset specifico che include certi pensieri e emozioni. Non basta solo una componente, tutti e tre sono indispensabili per poter ascoltare veramente. La buona notizia è che se sai cosa aiuta, puoi allenarti a utilizzarle.

Qui spiego quali parolequali comportamenti e quali pensieri e emozioni facilitano l’ascolto vero. Vengono da diverse tradizioni psicologiche. L’arte sta nell’integrarli.

Le parole che aiutano il vero ascolto

Aiuta fare delle domande che fanno parlare l’altro. Aiutano le domande aperte, alle quali l’altro non può rispondere con un “si” o “no”, ma deve dire qualcosa di più (cosa ti piace di più?). Aiutano domande sulle emozioni, pensieri più che sui fatti (cosa pensi tu di questo?). Aiutano le domande che in qualche modo si collegano ai tuoi interessi, le tue emozioni e pensieri.

Aiuta parafrasare l’altro, “mi stai dicendo che…”, chiedere un altro po’ di (mi racconti qualcosa di più su questo?), chiedere chiarimenti se non ti è chiara l’intera questione (volevi dire che….?), e dare feedback. Il momento del feedback è potenzialmente una trappola perché rischi di accusare. Stai attento invece a raccontare l’effetto che ha su di te: cosa ti fa pensare, sentire fisicamente ed emotivamente.

I comportamenti che aiutano il vero ascolto

Metti via ogni fonte di distrazione (telefono-avvisi-tv-altre persone), mantieni il contatto oculare (nella giusta dose), rivolgi il tuo corpo verso l’altro, leggermente piegato in avanti, annuisci (così inviti l’altro ad andare avanti), lascia l’altro parlare, non avere furia di dire la tua.
Ma tutto questo non porta a niente se non accompagnato da pensieri ed emozioni:

I pensieri e le emozioni che aiutano il vero ascolto

Ascoltare veramente, è un’attività molto impegnativa, che richiede tutta la tua presenza, ed è meglio se si fa utilizzando tutti i sensi. Cerca di percepire tutti i segnali, sia quello che senti o quello che vedi nell’altro, ma anche quello che succede dentro di te. Puoi integrare questi segnali nella tua conversazione che ne migliora la qualità. Ecco 5 pensieri che migliorano la capacità dell’ascolto vero.

  1. Cerca di avere ben in mente la tua intenzione (una delle 4 elencate prima)
  2. Cerca di sospendere il tuo giudizio (difficilissimo, per fortuna anche in questo ci si può allenare, è uno delle cose che tipicamente si fa nella mindfulness)
  3. Cerca di essere aperto, come il bambino di qualche mese che esplora: essere interessato genuinamente, farti sorprendere, sospendi i tuoi pregiudizi (buoni o cattivi), anche questa abilità può essere allenata, a.e. con pratiche di mindfulness.
  4. Presta attenzione a tutto: cerca di percepire tutti i segnali. Ascolta le parole, i silenzi, ma presta attenzione anche al non verbale dell’altro: come si muove, dove guarda, tono di voce e cerca coerenza. Presta attenzione anche a quello che succede dentro di te. Quando ascolti veramente a volte percepisci delle sensazioni fisiche, “mi fai venire i brividi” o senti un profumo “il soffritto che faceva tua nonna” o ti vengono in mente dei ricordi ed emozioni.
  5. Cerca di ascoltare con empatia, cerca di essere interessato in ciò che l’altro pensa e sente.

Perché provare ad ascoltare veramente?

Almeno due motivi:

L’ascolto vero ti permette una percezione di una qualità diversa. E’ come quando sei davanti a una bellissima cascata: cogli lo straordinario: rumori mai sentiti, colori mai visti, odori mai sentiti…

Come ogni competenza anche in questa ci si può allenare. Più ti alleni, più diventi competente. Non rimandare a domani. Comincia subito!


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